CN24 | Frode allo Stato e all'Ue. Arrestato l'ex presidente di Confagricoltura

2011-09-15 47

http://www.cn24.tv Lunedì 02 Agosto 2010 | In questa edizione di Report24: Frode allo Stato e all'Ue. Arrestato l'ex presidente di Confagricoltura Crotone: Cappa ai domiciliari, avrebbe utilizzato fondi a fini personali Le fiamme gialle di Crotone, hanno sottoposto agli arresti domiciliari un noto imprenditore agricolo e produttore vitivinicolo crotonese, Nicola Cappa, ex presidente provinciale di Confagricoltura. L'accusa è di frode allo stato e alla comunità europea. Durante l'operazione, coordinata dalla locale Procura della Repubblica e condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria, sono stati sequestrati beni, tra cui uno yacht, per un valore di circa 9 milioni di euro frutto della frode perpetrata. Altri 5 milioni di euro, pronti per essere erogati dalla Regione Calabria, sono stati bloccati. Secondo l'accusa l'indagato era riuscito a farsi assegnare dalla Regione Calabria un sostanzioso contributo, finanziato nell'ambito dei Piani Integrati di Filiera (P.I.F.), relativi al P.O.R. Calabria 2000-2006. I finanziamenti ottenuti nell'ambito dei Piani integrati di Filiera (Pif) sarebbero stati usati per fini personali. Oltre che di tutti i complessi aziendali, grazie al provvedimento del Gip che ha disposto il sequestro preventivo per equivalente del profitto del reato, sono stati sottratti alla disponibilità dell'imprenditore diversi beni di lusso tra i quali uno yacht e diverse autovetture di grossa cilindrata . Le somme, da impiegare nell'acquisto di macchinari ed attrezzature destinate al potenziamento delle attività produttive, sarebbero state distratte per finalità estranee alle imprese, ed impiegate per fini personali come l'acquisto di beni di lusso. In realtà i mezzi aziendali erano sempre quelli, già acquistati anni prima grazie, peraltro, ad un precedente aiuto finanziario pubblico ed opportunamente riverniciati per simulare il carattere di "novità" . In base alla contabilità, i macchinari e le attrezzature spesati da ultimo, sarebbero stati forniti ed installati da una società di Bisignano,nel cosentino, risultata di fatto inattiva. In realtà tale impresa era una cosiddetta "cartiera", costituita di fatto dallo stesso Cappa solo per poter emettere le fatture relative alle inesistenti operazioni di cessione dei macchinari e per riciclare i pagamenti simulati. Indagato anche il funzionario regionale che eseguì il collaudo dei beni strumentali e che attestò come le opere "corrispondevano a quelle approvate ed ammesse al sussidio". 

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